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Danza.
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N. 53
Società di Danza
www.societadidanza.it
24 -30 Novembre 2003
Questa settimana si danza a
Lunedì: S. Lazzaro, Pontedera, Faenza (Rinascimentali)
Martedì: Casalecchio, Modena
Mercoledì: Bologna
Giovedì: Castelfranco, Ferrara, Livorno
Venerdì: Faenza, Pisa, Trento
Sabato:
Domenica:
La prossima Festa
Modena, 30 Novembre
Polisportiva Maddonnina ore 16,00
via Amundsen 91
Programma
Valzer Spagnolo
Marry Reapers
Rinka
Quadriglia Notte a Venezia
Valzer Affreschi Viennesi
Honeymoon
St. Bernard Waltz
Blackwater Reel
Flammen
Quadriglia I Dioscuri
Veleta
Diamond Jubilee
Happy Meeting
Galop
La storia
Il Valzer
6. Intorno a Wilson
Abbiamo visto come il maestro londinese Wilson nel 1816 propose una descrizione precisa dell'esecuzione del valzer. Per comprendere l'importanza del suo operato bisogna guardare cosa accadeva intorno a Wilson nel primo decennio dell'800. Il maestro Francis Peacock, scozzese di Aberdeen, pubblicando nel 1805 il suo Sketches relative to the history and theory, but more especially to the practice of dancing, un libro dedicato ai suoi giovani colleghi d'arte, non spende una parola sul valzer; per lui il valzer non è materia di studio e di insegnamento. Nel 1810 il maestro irlandese James Cassidy pubblicò a Dublino A treatise on the theory and practice of dancing non inserendo alcun capitolo, paragrafo o semplice frase sul valzer, comunicandoci in questo modo che nella Dublino di iniziò Ottocento questa danza non aveva ancora diritto di asilo tra le Danze di Società. Spostandosi fino a Philadelphia, notiamo che nel 1817 si poteva pubblicare il libro Elements and principles of the art of dancing del famoso maestro francese Gourdoux-Daux, che non contiene alcuna descrizione o ragionamento sul valzer. Detto questo, ritorniamo però al fatto che il valzer in quegli anni era una musica in voga e una danza diffusa. Il musicista Louis Julien Clarchies pubblicando a Parigi verso il 1815 la 28e Recueil des contre-danses et waltzes ci presenta il repertorio completo delle danze allora in voga. Sono principalmente quadriglie e valzer, ma anche contraddanze all'inglese e sauteuse. Le musiche per valzer presentate da Clarchies sono di struttura molto semplice, sono in tempo di 3/4 o di 3/8, non hanno spesso un accompagnamento chiaramente cadenzato. Elemento molto importante è la presenza di alcune "Mazuri o Waltz Russe". In quegli anni la mazurka era una danza molto in voga in Russia, ma in Europa arrivò come danza di società solo nella seconda metà degli anni '30. Apprendiamo da questa raccolta che la musica giunse prima nelle feste a ballo parigine, probabilmente danzata in maniera "valzata" su una musica che essendo anche essa in 3/4 o 3/8 ne concedeva tutte le possibilità. Un'altra raccolta musicale ci racconta che il valzer in questi anni era in voga a Firenze. Nel 1810 lo stampatore fiorentino Piatti pubblicò una Collezione di musica a ballo de' più celebri autori di Parigi e Londra. Sono musiche per quadriglie francesi, contraddanze all'inglese e valzer. Le musiche per valzer sono tutte in 3/8, ma ciò che ci colpisce è che non vi è un nome unico e chiaro per definire il valzer. Vengono presentati i "Walser di Mozard", altri generici "Waltzer" e i "Walzer" di Muzio Clementi: è un incrocio continuo tra il walzer tedesco, il waltzer inglese e la valse francese. Questo può indicarci che la danza e la relativa musica non possedessero nella Firenze di quegli anni ancora un consolidato radicamento, che si sarebbe manifestato con una chiara definizione del nome. Ma il valzer si ballava. Si ballava anche a Trento nel 1819, coma sappiamo da una Raccolta inedita di musiche popolari trentine; si ballava insieme al salterello e alla furlana, la contraddanza e il minuetto.
Abbiamo voluto presentare solo alcune citazioni di fonti per comunicare quanto sia importante il valore dell'opera di Wilson: tra le fonti musicali che dimostrano come il valzer fosse una danza in uso nelle feste e i maestri di ballo che tacciono sulla tecnica, Wilson pose un punto fermo nella storia del valzer.
continua...
Fabio
Stages
XII Seminario Pasquale di Danze Sociali di Tradizione Europea
9- 12 aprile 2004 Busana (Reggio Emilia)
Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano
Tre giorni di vita comunitaria e danza
Direzione: Fabio Mòllica
Insegnanti: Simonetta Balsamo, Alessia Branchi, Assunta Fanuli, Fabio Mòllica
Il tradizionale Seminario Pasquale della Società di Danza anche quest'anno si terrà a Busana (Re). Immersi nel verde dei boschi del Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano, meglio conosciuto come Parco del Gigante, saremo ospitati presso Il Castagno, comodo ed accogliente albergo nel quale svolgeremo anche le lezioni di danza. La cucina, basata su prodotti locali è fedele alla migliore tradizione emiliana. In uno splendido scenario naturale, avremo la possibilità di trascorrere alcuni giorni di vita comunitaria, approfondendo le tematiche teorico-pratiche della nostra idea di danza. Si studieranno danze sociali del XIX secolo: Valzer, Quadriglie, Polke, Mazurke e Scottish Country Dance. Le classi saranno suddivise in livelli e le lezioni si terranno sia il mattino che il pomeriggio. Le serate saranno dedicate agli approfondimenti teorici.
Alloggio - vitto - costi
Camere da 2 a 4 persone presso l'albergo Il Castagno, riscaldamento e biancheria da letto inclusi. Il costo complessivo è di 200 euro, comprendente stage e pensione completa (bevande incluse) dalla cena di venerdì fino al pranzo di lunedì. Per chi desiderasse la camera singola il costo complessivo è di 240 euro. Informazioni di carattere logistico è possibile trovarle nel sito web della Società di Danza o riceverle con espressa richiesta. La scheda di iscrizione dovrà pervenire presso la Società di Danza, via Cavallerini 6, 41100 Modena, entro e il 15 marzo 2003. La prenotazione è valida solo al ricevimento di una caparra di 50 euro. Il saldo della spesa prevista deve avvenire il giorno di arrivo.
I Libri della
Società di Danza
1. Fabio Mòllica, La Danza di
Società nell'Italia dell'800, Bologna, Società di Danza, 1995.
2. Fabio Mòllica, Tre secoli di
danza in collegio italiano. Il Collegio San Carlo di Modena 1626-1921,
Bologna, Società di Danza, 2000.
3. Aspetti della cultura di danza
nell'Europa del Settecento, Atti del convegno Bologna e la cultura europea
di danza nel Settecento Bologna 2-4 giugno 2000, a cura di F.Mòllica, Bologna,
Società di Danza, 2001
4. Fabio Mòllica, Danza di
Società di tradizione europea. Un Sistema, Modena, Società di Danza,
2002.
I Quaderni
1. Alessia Branchi, Tradizione e
Innovazione nella Scottish Country, 1999.
2. Simonetta Balsamo, Diagrammi di danza, 2003.