Societa' di Danza

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Lettere della Società di Danza - N. 8


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N. 8

Società di Danza

2 - 8 Dicembre 2002


Il Punto

La tecnica

Quando parliamo di tecnica pensiamo alla realizzazione di quell'insieme di passi e figure che compongono il nostro sistema di danza. L'acquisizione della tecnica è importante perchè ci permette di dialogare con i nostri compagni di danza mediante il nostro corpo. Nella vita quotidiana siamo soliti rapportarci a chi ci sta intorno attraverso l'uso del linguaggio verbale, ma anche attraverso quel complesso universo di comunicazione che è il linguaggio non-verbale della mimica, dei gesti e di quant'altro il nostro corpo esprime per voler comunicare. Nella danza il linguaggio verbale è soppresso e il nostro corpo rimane da solo a dover comunicare e interagire con i partner coinvolti. Da quì l'importanza della tecnica: è il linguaggio da apprendere per poter comunicare con i compagni di danza. Da quì quel noioso senso di frustrazione che proviamo quando non riusciamo a realizzare una danza per mancanza di sufficente competenza tecnica: è come se non riuscissimo a dialogare con chi ci sta a fianco; la brutta sensazione di voler entrare in sintonia con gli amici che ci accompagnano e non riuscirci. E' quella sensazione che molti di noi hanno provato quando ci si trova a fianco di conoscenti stranieri con i quali si vorrebbe parlare a lungo, ma non ci si riesce perchè non condividiamo la stessa conoscenza della lingua. L'acquisizione della tecnica è lo sforzo necessario per stabilire la relazione con i partner, per non fermarsi al livello elementare della conoscenza. Volere approfondire la padronanza della tecnica, perfezionarsi di mese in mese, significa desiderare un sempre più alto livello di relazione, un approfondimento continuo delle possibilità di conoscenza che si aprono nella relazione con i compagni di danza.

Continua...
Fabio

Questa settimana si danza a:

Lunedì: Pisa, S.Lazzaro
Martedì: Casalecchio, Modena
Mercoledì: Bologna
Giovedì: Ferrara, Livorno
Venerdì: Lecce, Pisa, Varese
Sabato: Bergamo
Domenica : Milano


La prossima Festa

Sabato 14 dicembre 2002

Bologna

Palazzo Torfanini

Programma delle danze

Valzer Spagnolo
Leap Year
la musa danzante
the haymakers
quadr. parade
st. bernard waltz
circassian circle
well done jack
valzer fantasia
cuore di donna
qu.la bella elena
valzer imperiale
the diamond jubilee
polka extempore
qu. echi d'estate
carosello di dame
Galop

Informazioni: Alessia 051.373102


II Mostra Fotografica

Il Circolo Pisano della Società di Danza organizza la II Mostra Fotografica
a Pisa presso

il Royal Victoria Hotel in occasione del
Tè danzante di Natale
il 21 Dicembre 2002 dalle ore 18,00

Regolamento.
La mostra è aperta a tutti coloro che posseggono foto relative alla nostra attività. Il tema deve riguardare l'attività dell'Associazione nel suo complesso. Le stampe dovranno avere il lato maggiore compreso fra i 30 e 40 cm. incluso il cartoncino su cui dovranno essere montate. Sul retro dovrà essere indicato: a) Nome e Cognome dell'autore (se conosciuto) ; b) Nome e Cognome del proprietario; c) Titolo dell'opera; d) Anno di realizzazione. La loro consegna dovrà avvenire entro e non oltre il 14/12/02 ad Andrea Lepri (05044247@iol.it, tel. 050 44247). Ogni proprietario/autore è responsabile del contenuto delle foto presentate e ne autorizza la pubblicazione senza scopo di lucro. Pur assicurando la massima cura nell'allestimento della mostra, gli organizzatori declinano ogni responsabilità per eventuali smarrimenti, furti , danneggiamenti. Tutti i presenti al Tè Danzante potranno votare la foto migliore per l'assegnazione di un premio simbolico. Chi volesse partecipare alla mostra puo' contattare il Circolo Pisano per concordare le modalità di invio delle foto.


Leggere

Anna Tonelli
E ballando ballando
Franco Angeli, Milano, 1998

Un libro sulla cultura sociale della danza in Italia, scritto da una studiosa non proveniente dal mondo della danza, ma degli studi di Storia Contemporanea, non può che suscitare l'interesse di coloro che credono che la danza, prima di essere un "genere artistico" sia un'espressione di un particolare momento dell'organizzazione della vita sociale. Il volume, che affronta il periodo 1815-1996, si sofferma maggiormente sull'ambito novecentesco, sui comportamenti della borghesia e del proletariato, sulle posizioni espresse dalla Chiesa Cattolica nelle sue diverse componenti, sugli anni dell'Italia "in camicia nera" fino a giungere ai giorni nostri. E' uno studio sul ballo, visto come parte integrante della vita sociale, spia del mutamento dei gusti, della mentalità, dei rapporti fra le classi sociali.


PROGETTO "SOLIDARIETA' "

Il progetto "Solidarietà " della Società di danza nasce dalla consapevolezza che lo spirito di solidarietà è coerente con i valori in cui il gruppo si riconosce. La danza e le iniziative collegate ( i gran balli, le feste, gli stage, ecc. ) sono vissute dalla maggior parte di noi come opportunità di stare insieme e di condividere una esperienza che trova nel danzare insieme, nelle forme proprie del nostro sistema, una forma di comunicazione . Le danze di società hanno infatti insito nella loro logica che ciascuno danzi non per se stesso , ma con gli altri e perchè tutti possano trarre divertimento e piacere dalla danza. Trovare nella danza e nello stare bene insieme una dimensione soddisfacente al bisogno di evasione dallo stress e dalle difficoltà che la vita quotidiana ci impone non può non far subito venire in mente per contrasto chi non ha tale opportunità. La consapevolezza che milioni di persone in tutto il mondo si trovano in difficoltà ha fatto riflettere sulla opportunità di far emergere la solidarietà come valore del nostro gruppo ed il desiderio di darne espressione in azioni concrete. Le iniziative di solidarietà che possono essere sostenute con un contributo economico sono numerosissime; tra di esse la scelta è caduta su un progetto della Associazione Volontari per il Servizio Internazionale ( AVSI ), che ha sede a Cesena ed a Milano .
L'AVSI è un'associazione non governativa ( ONG ) senza scopo di lucro, costituita nel 1972 e impegnata in progetti internazionali di aiuto allo sviluppo, riconosciuta dal Ministero degli Affari esteri dal 1996 , accreditata presso il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite.
L'obiettivo dello specifico progetto prescelto dalla Società di Danza è quello di provvedere alle spese di funzionamento di una casa-famiglia che si trova a Chiajna- Bucarest in Romania, affinchè possa continuare ad accogliere i bambini sieropositivi. La Romania, in Europa, ha un triste primato: vi si concentra la metà dei bambini sieropositivi o malati di AIDS. Molti vivevano in orfanotrofio. Da lì sono stati trasferiti in centri specializzati, come l'ospedale di Vidra e del Victor Babes di Bucarest. Altri vivevano con la loro famiglia fino alla scoperta della malattia. Anch'essi sono stati affidati ai centri di cura , e da allora dimenticati. Sono cresciuti in istituti perlopiù incapaci di accudirli e di adeguarsi all'evolversi dei loro bisogni, e che sembravano avere semplicemente il compito di attendere la loro morte. Negli ultimi tempi il governo nazionale si è espresso con decisione auspicando una assistenza più confacente ai bisogni dei bambini malati, ma un cambiamento dall'alto stenta a farsi strada. La maggior parte della gente teme che il contagio possa avvenire per la sola vicinanza fisica, cosicchè quando a scuola vene scoperto un bambino siero positivo viene immediatamente espulso ed allontanato da tutti.
L'AVSI ha cercato in prima istanza di di individuare le famiglie di origine dei bambini, per tentare un reinserimento familiare o almeno un riallacciamento dei rapporti con le mamme e i papà naturali, ma i risultati non sono stati quelli attesi. E' nato così il progetto di accoglienza per bambini malati e abbandonati, che vuole riprodurre il modello della famiglia naturale . La casa di Chiajna , intitolata ad una benefattrice , Emilia Vergani, dista 4 km da Bucarest ed è stata costruita appositamente per accogliere fino a dieci bambini. E' grande e bella, ogni bambino ha il suo letto, la sua scrivania, i suoi giochi e i suoi vestiti. Ma nella " Casa Emilia " i bambini hanno soprattutto dei genitori, non quelli naturali, ma persone che hanno deciso di accoglierli come figli ( una coppia con un figlio naturale ) , per accompagnarli ed aiutarli a dare significato al pezzo di strada che si percorre. Oltre ai genitori altre persone, a turno, provvedono alla cura dei bambini e della casa. Al pomeriggio due educatori seguono i bambini nei compiti di scuola. Si tratta di una operazione ambiziosa, proposta come progetto-pilota e come esempio nella realtà rumena che ha bisogno di risorse.
Il contributo al progetto " Casa Emilia " verrà finanziato nel 2003 con i fondi che si renderanno disponibili a seguito della organizzazione della festa della Società di Danza di domenica 2 febbraio e di altre feste specificamente organizzate.


Gli Stage

Pasqua
XI Seminario Pasquale di Danze Sociali di Tradizione Europea

18 - 21 aprile 2003 Busana (Reggio Emila)
Parco Nazionale dell'Appenino Tosco-Emiliano

Tre giorni di vita comunitaria e danza nella natura dell'Appenino Emiliano
Direzione: Fabio Mòllica
Insegnanti: Simonetta Balsamo, Alessia Branchi, Assunta Fanuli, Fabio Mòllica


Si studieranno le danze sociali di tradizione ottocentesca: Valzer, Quadriglie, Polke, Mazurke e Scottish Country Dances. Le classi saranno suddivise in livelli e le lezioni si terranno sia al mattino che al pomeriggio. Le serate saranno dedicate agli approfondimenti teorici.


Estate

Casa Estiva della Società di Danza

13 luglio - 31 agosto 2003 Landro di Gioiosa Marea (Me)
Danza di società e danza storica, coniugata al piacere del turismo culturale in un'oasi naturale.

Direzione: Fabio Mòllica
Insegnanti: Simonetta Balsamo, Alessia Branchi, Assunta Fanuli, Fabio Mòllica

La Casa Estiva è un progetto pensato per permettere ai soci della Società di Danza di scegliere una o più settimane per incontrarsi in una situazione di comunità, studiare con i diversi insegnanti e condividere il Progetto Ambiente.



Ulteriori informazioni sulle singole attività è possibile trovarle al sito www.societadidanza.it.

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Ultimo aggiornamento: Gennaio 2003 - email : info@societadidanza.it